venerdì 30 ottobre 2015

Ignazio Marino ritira le dimissioni e sfida Renzi. Mossa anti-sindaco del Pd, Orfini a consiglieri “Rimettete mandato”

Ignazio Marino e Matteo Orfini
Considerazioni Antimafia (Sardegna):
"Dopo scandali e denunce il sindaco di Roma Ignazio Marino, forte del sostegno del Presidente del Consiglio Matteo Renzi finge di dimettersi per poi risorgere senza nessuna legittimazione. In tanti in Italia direbbero che si tratta di una "smorfia napoletana", una "barzelletta detta male", ma purtroppo è la vera realtà: Matteo Renzi dopo lo scandalo di "mafia Capitale e i pseudo scontrini non pagati da Ignazio marino", gli dichiara ufficialmente il funerale, riferendogli tramite il suo lecca zerbino Matteo Orfini, che deve dimettersi, ora e subito!
(Link: Mafia Capitale).

Ovviamente Ignazio Marino controbatte e organizza una manifestazione pro-marino, Marino resisti! Marino! Siamo tutti Marino, non dimetterti!... e bla, bla. Conosciamo quanto accaduto sotto le scalinate del Campidoglio. Il problema reale, serio, che i politici non comprendono sono tanti: a noi non interessano le schermaglie, e prese per i fondelli tra politici dello stesso partito, o differente (poco importa); Il Popolo Sovrano attende e da tanto e forse troppo tempo I FATTI CONCRETI!"

Ignazio Marino ritira le dimissioni e sfida Renzi. Mossa anti-sindaco del Pd, Orfini a consiglieri “Rimettete mandato”
A Roma tra il primo cittadino e il partito è scontro frontale: "Voglio una discussione franca in consiglio comunale. Ripristinata la legalità". Ma molti assessori lasciano il mandato, compreso Sabella: "Torno a fare il magistrato". Sel: "Si stanno prendendo una responsabilità importante perché di fatto è una sfiducia che avviene ad opera di un intervento del governo e del premier". Intanto sono pronte le dimissioni di 25 consiglieri, con la minoranza in soccorso dei dem.


Sul Campidoglio lo scontro diventa frontale. Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha infatti ritirato le dimissioni che aveva presentato il 12 ottobre al culmine della polemica su scontrini e rimborsi di pranzi e cene. Ma la questione ora è diventata tutta politica.